sabato 5 ottobre 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Onda Rock"

Il titolo e la copertina dell'album sono un omaggio al grande pittore e incisore spagnolo Francisco Goya. Nimh e Antikatechon prendono spunto dai suoi Caprichos per disegnare cinque acquarelli sonori carichi di pathos, a tratti strazianti e claustrofobici. Uno specchio della Spagna di fine XVIII secolo dilaniata dall'Inquisizione e dalla tirannia borbonica. Un monito a non perdere la ragione anche nei momenti più bui.

Una folata di vento mefistofelico introduce l'atmosfera agghiacciante dell'omonima “Out Hunting For Teeth”: è la paura dettata dalla superstizione, l'incapacità di vedere oltre i propri fantasmi interiori. Un drone metallico cresce vorticosamente fagocitando voci e suoni di indecifrabili strumenti a corda. Il buio avvolge tutte e cinque le composizioni in scaletta, talvolta parzialmente illuminato da una melodia sotto forma di un arpeggio acustico (la parte centrale di “Those Specks Of Dust”), o di un soave sintetizzatore (l'incipit alla Vidna Obmana di "All Will Fall").

Il disco si chiude con i dieci minuti della meravigliosa “Sleep Overcomes Them”, il brano dove le sensibilità dei due musicisti italiani sembrano trovare un'alchimia perfetta. Nimh carezza i suoi strumenti a corda e le sue percussioni, mentre Antikatechon fa emergere da chissà quale mondo un drone delizioso, che lentamente risveglia anche le sinapsi più nascoste.

È proprio il gioco di luci e ombre, una sorta di chiaroscuro sonoro, a segnare il tratto distintivo di “Out Hunting For Teeth”.

Voto: 7

(Roberto Mandolini)

http://www.ondarock.it/recensioni/2013_nimhantikatechon_outhuntingforteeth.htm

sabato 21 settembre 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "The New Noise"

Quella tra Giuseppe Verticchio e Davide Del Col è una collaborazione logica, perché esiste una contiguità stilistica e perché tra loro c’è un rapporto d’amicizia e di fiducia (il primo si è spesso occupato del mastering dei dischi del secondo). Out Hunting For Teeth per copertina ha la stampa omonima di Goya (“A caza de dientes”), una di quelle conosciute come i “Capricci”, una satira – ovviamente molto pericolosa all’epoca – sulla società spagnola, specie sulle sue superstizioni (in questo caso: i denti degli impiccati utili per degli incantesimi). Curioso come anche David Toop, per il suo libro “Sinister Resonance”, abbia scelto una di queste tavole (“Soplanos”), dato che sempre di suoni che invadono mente e inconscio si parla. La title-track, posta all’inizio, forse è il migliore dei cinque episodi dell’album: in realtà è un classico crescendo, di un qualcosa che in apparenza sembrerebbe (ma lo è?) una chitarra in tremolo (tipo black metal), severissimo e potente, immerso sempre di più in un lago di rumore, mentre sotto pulsa qualcosa di enorme. Il resto potrebbe esser visto come la sintesi tra l’approccio decadente di Antikatechon, vicino a certe cose della Cold Meat Industry, e quello più noise di Verticchio, che qui ricorre meno a suggestioni etniche e tira fuori appunto il suo lato più crudo. Nonostante questo, comunque, il punto di forza dell’insieme è l’atmosfera malsana, non certo (non solo) la sua abrasività. Null’altro d’aggiungere, specie a chi transita dalle nostre parti. Chiamiamo tutto questo come più ci pare, a seconda delle diverse sensibilità di ciascuno di noi: industrial, dark ambient, black ambient, noise, drone, musica sperimentale. Ecco, a fare questo loro sono tra i più bravi in giro.

(Fabrizio Garau)

http://www.thenewnoise.it/nimh-antikatechon-out-hunting-for-teeth/

venerdì 16 agosto 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Darkroom Magazine"

Cresce bene il settore dark ambient italiano, e questo lavoro a quattro mani ne è l'ennesima dimostrazione. Uniscono le forze il decano Nimh (all'epoca Giuseppe Verticchio), grande autore di atmosfere plumbee, ormai da oltre dieci anni abile costruttore di architetture sonore riflessive e meste, ed il giovane Antikatechon, act gestito da Davide Del Col, progetto con all'attivo due sole produzioni che sono bastate a fruttare l'attenzione dei patiti del genere, grazie a cattedrali sonore in odore di mistero ed evi passati. Questo nuovo lavoro (limitato a 300 copie) è strutturato su cinque lunghe stracce e vede la costruzione di atmosfere inquietanti e disturbanti con l'uso di macchinari elettronici e partiture strumentali. Le tracce si basano sulla ripetizione in loop di temi intensi e vagamente melodici, ben rifiniti da arrangiamenti rumoristici e sintetici. La cupa linearità, in perenne avanzamento o in crescita tonale, crea figure distorte nella penombra della follia: i meandri più cupi della mente umana, gli orrori, le solitudini diventano un fardello che scava nella mente dell'ascoltatore, all'interno di un grigiore diffuso da cui è difficile sottrarsi. La nostalgia da sempre insita negli album di Nimh trova un'ampiezza ed uno spazio sconfinati col supporto di Antikatechon, da qui nasce quell'immensa cupola uggiosa che è "Out Hunting For Teeth": l'ossessività dei suoni ripetuti meccanicamente diventa specchio di una natura umana compulsiva che gira in circolo sulle sue paure e sui suoi fantasmi, ormai ad un passo dalla follia. Le colonne sonore da film horror tipiche di tanti titoli dark ambient vecchi e nuovi sono distanti anni luce, così come gli intrecci rumoristici e le cacofonie evocative da antro infernale; Davide e Giuseppe preferiscono giocare di fino per trascinare il pubblico in un'apprensione ansiogena che parte dall'anima e ti soffoca lentamente, tra figure grottesche ed aberrazioni della natura. Le mostruosità del seducente artwork, prese in prestito da "Los Caprichos" di Goya, diventano una raggelante realtà che penetra fino alle ossa. Lavoro incisivo, capace di superare abilmente schemi e luoghi comuni di un genere fin troppo abusato. La sottile evocazione del delirio umano incontra due interpreti di primo livello.

Rating: 7,5

(Michele Viali)

http://www.darkroom-magazine.it/ita/108/Recensione.php?r=2749

lunedì 12 agosto 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Electronique.it"

Giuseppe Verticchio insieme all'amico Davide Del Col mettono insieme cinque brani di intricatissima musica ambient rilasciata sotto Nimh & Antikatechon sembianza.

Conosciamo benissimo la struttura sonora di Nimh, un'artista riservato che ha sempre lasciato parlare la musica, abilissimo polistrumentista che è solito raccogliere i frammenti delle sue creazioni per assemblarle in composizioni dall'estetica astratta, talvolta irraggiungibile.

In questo nuovo album intitolato "Out Hunting For Teeth" i due artisti ci lasciano entrare in un universo urbano pieno di desolato calore, le tinte sono quelle degli strumenti utilizzati e se volete maltrattati al fine di carpirne stralci di suono. Una pratica che sicuramente ci regala uno spaccato sincero dei tempi che viviamo. I brani sono densi, le singole unità sonore vanno a comporre un mosaico fitto che si muove con destrezza tra languide praterie armoniche a decisi sprazzi industriali. Quando entra in gioco il suono della chitarra è come se l'elemento umano facesse la sua apparizione, venuto a farci presente che alla fine di tutto bisogna tornare in noi, riabbracciare il presente coscienti di avere comunque un modo per evadere, seppure con la mente.

C'è l'elemento droning che non abbandona mai la scena, un approccio psichedelico che vuol condurre l'ascoltatore al concetto di infinito, una sensazione che pervade durante l'ascolto, ed è tipica dei lavori di Verticchio. Musica concepita come momento di distacco dal corpo, la mente è sola ed ha la libertà di vagare. Il suono è malinconico, quello si, gli sprazzi melodici che affiorano sono assolutamente gravi e sofferenti, come nel penultimo brano dell'album: "All Will Fall", fanno pensare alla notte ed ai pensieri più intimi. Musica per menti che vanno oltre l'apparenza, scavano in profondità, hanno un'anima nera e coltivano il proprio intelletto nutrendolo col suono.

Ancora un grande disco.

(8/10)

(Ivo D'Antoni)

http://www.electronique.it/reviewA3314C1_cd-Reviews_Nimh---Antikatechon_Out-Hunting-For-Teeth

sabato 10 agosto 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Side-Line"

Genre/Influences: Soundscape, industrial.

Content: This release is the meeting between Giuseppe Verticchio (Nimh) and Davide Del Col (Antikatechon). Both Italian artists are active in the dark-ambient & industrial scene although Nimh sounds a bit more experimental minded.

“Out Hunting For Teeth” features 5 tracks opening in a rather soundscape style. Chilling and dark-ambient parts have been joined and empowered by screams of horror. The tracks are quite oppressive-like inviting the listener on an imaginary trip throughout danger zones. The tracks have been fully accomplished by an impressive arsenal of instruments, which might explain some passages into more electro-minded fields.

The tracks are in constant progression resulting in a quiet fascinating apotheosis on “All Will Fall” and “Sleep Overcomes Them”. The last mentioned track sounds like it is emerging from an imaginary depth. The track is featuring some kind of drama content empowered by some kind of gong sounds. This is a heavy obscure final.

Conclusion: I’m not always that enthusiastic when it comes to artists joining forces, but this album is totally accomplished and fascinating from start till the end.

Best songs: “All will Fall”, “Sleep Overcomes Them”.

Rate: (DP:8)DP.

lunedì 15 luglio 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Mentenebre" webzine

Dos de los artistas mas consolidados en los últimos años dentro del genero dark-ambient e industrial, condensan sus fuerzas para ofrecernos un trabajo de depravado significado, que lleva por nombre "Out Hunting for Teeth". Nimh (Giuseppe Verticchio) y Antikatechon (Davide Del Col) basan su trabajo en la obra del mítico Goya, como por ejemplo podemos ver inicialmente en el artwork de la portada del disco.

En total, tenemos 5 tracks de música predominantemente dark-ambient, con fuertes dosis de industrial y sobre todo noise. Rage In Eden ha sido el encargado de dar cabida a este producto, que desde los primeros minutos de su escucha, puede producirnos adición, o en el peor de los casos, arrebatarnos la cordura.


Normalmente no me suelen atraer mucho los discos de dark-ambient, pero también es cierto que este no es un disco mas. Tiene un sabor, una esencia, un recorrido, que sin saber muy bien porque, me gusta. Me llamo la atención desde el primer momento. Quizá es porque la mezcla de sonidos es radicalmente oscura. Una apuesta sin frenos y sin miramientos, donde lo mas importante ha sido recrear unos pasajes sin caer en estereotipos. Ni soy muy amante del dark-ambient, y menos del noise. Pero cuando algo esta bien hecho, cuando algo esta bien mezclado, y cuando algo transmite, no se puede negar la evidencia. Cual es el punto fuerte de este álbum? Según bajo mi punto de vista es la perfecta conjunción de los pasajes mas o menos clásicos del dark-ambient, con estructuras mas melódicas. Estas no siempre juegan un papel importante o predominante. Pero están ahí, reforzando los armónicos que nos entran por los oídos. Aquí es donde el noise juego igualmente un papel fundamental, pues prácticamente todo lo que escuchamos, pasa por el filtro de la distorsión. Lo impactante, o lo interesante, es la evolución de los sonidos de un estado mas o menos limpio, a la suciedad y degradación del noise. Todo esto aderezado por pasajes que en ocasiones confunden lo que es dark-ambient, de lo que es experimental.

En temas como 'Out Hunting For Teeth', podemos ver el ejemplo mas puro de lo que he hablado. Un sonido medio distorsionado repitiéndose constantemente desde el comienzo del track hasta el fin, pero con una componente claramente melódica. A medida que avanza el tiempo, se van sumando mas sonidos, mas secuencias experimentales, voces, ambientes etc que se van mezclando poco a poco en un todo de distorsión que finalmente desemboca en una tortuosa escena apocalíptica. Pero no todo el disco es tan radicacal, 'Those specks of dust' es por ejemplo es mucho mas relajada y ambiental. En priman los sonidos acústicos de lo que parecen unas cuerdas danzando con sonidos ligeramente percusivos.

Como decía, 5 fastuosos tracks de los que disfrutar de principio a fin. La media de los temas ronda los 10 minutos, algo que normalmente me parece exagerado y aburrido en la mayoría de los casos, pero que en esta ocasión, no me ha preocupado en absoluto. Esta claro, que las normas y los prejuicios están para romperlos, pero para ello, hay que demostrar que poder es querer, y que todo es posible. La unión de Giuseppe y Davide son buena muestra de ello.

Imaginación y potencial al poder.

9/10

(Roberto G)

http://www.mentenebre.com/articulos.php?op=verarticle&artid=2476

lunedì 8 luglio 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Igloo Magazine"

Out Hunting for Teeth consists of a collaborative effort between two major figures and great musical personalities of the Italian underground venturing electronic scene. Giuseppe Verticchio (alias Nimh) is a multi-instrumentalist and an influential artist in the world of esoteric-ambient droning electronic music (with a handful of recommended albums published on Silentes). He is also known for his notorious contribution in the territory of diversified acoustic exploration between sound monographies and ethno-religious stylistical improvs. Davide Del Cole is a brilliant dark ambient wizard and remarkable sound alchemist whose personal work (as Antikatechon) can be appreciated as a new standard in the spheres of moodscaping cinematic ambiences. Two singular and original musical personalities for an outstanding, tumultuous and resonant dark noise ambient manifesto.
The slowly evolving sound textures and massively psych-acoustic timbres include the presence of an aesthetic equilibrium between religiously abstract procession and obsessional rumbling drama. The self-titled track is such an intense and distorted noisy-bleak sonic demonstration melted into an aural-decaying symbolist splendor. This last perfectly illustrates the painful-sinister, fantasist and strangely compelling visual fascination we can find in Goya’s realistic allegories. “Those Pecks of Dust” is a brooding and effervescent dronescaping lament, hauntingly immersive with some detached-angelic acoustic based lines which escapes from the magmatic-spectacular and tragically heroic noisy background. One of my favorites from the album because of its surrounded metaphysically sounding fortress. “You will not escape” is a more calm and flowing cloud of sound frequencies for electric drone guitars and distant subterranean noises which finally come to the fore to create an absolute entrancing epic and crepuscular ambience. “All will fall” is a more post-industrial soundscaping piece with large and absorbing synthesized chords and guided by a fabulous energetic, cavernous and sonically doom sense of unnatural sound imaginary. “Sleep Overcome Them” figures among the most truly fascinating pieces I’ve heard in the specific dark-ambient genre—a cruel, raging and spiritually elevated drone which leads to a true ecstatic fervor. This closing track leaves the listener in a state of complete redemption.
To sum up things Out Hunting for Teeth is a grandiose, shimmering and nightmarish dark ambient release that will ravish fans of the genre (New Risen Throne, Hall of Mirrors, Atrium Carceri et al).

(Philippe Blache)

http://igloomag.com/reviews/nimh-and-antikatechon-out-hunting-for-teeth-rage-in-eden

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Dark Entries" webzine

Nimh en Antikatechon zijn twee Italianen die solo en in allerlei samenwerkingsverbanden al heel wat op hun actief hebben. Hun echte namen zijn respectievelijk Giuseppe Verticchio en Davide Del Col. Giuseppe Verticchio (Nimh) werkte al samen met onder meer Maurizio Bianchi en Mauthausen Orchestra en maakt deel uit van de bands Biasthon, Hall Of Mirrors en Maribor. Davide Del Col (Antikatechon) werkt ook nog onder de alter ego’s O Diabo De Vila Velha en Ornament en we vinden hem ook terug in de bands 30 Seconds Over Teheran, Echranen en Molnija Aura.
Op hun eerste release samen brengen Nimh & Antikatechon erg onheilspellende, ronduit angstaanjagende dark ambient ten gehore. Goede dark ambient hoort behoorlijk sinister te klinken vind ik en reken maar dat deze “Out Hunting For Teeth” (5 tracks, 47 minuten) sinister klinkt. Sinister is hier zelfs een understatement. Inspiratie voor deze 100% instrumentale release vonden ze bij Goya’s sociaalkritische etsenreeks “Los Caprichos”. Alle artwork is eruit afkomstig alsook de songtitels.
Openingstrack en titelnummer “Out Hunting For Teeth” duurt bijna 10 minuten en is tevens het hoogtepunt van het album, samen met de slottrack “Sleep Overcomes Them” die eigenlijk een variatie is op de eerste track. Het nummer is een en al drones en langgerekte dreigende synthklanken. Er zit een sequentie in van vier langgerekte noten die steeds herhaald wordt. Zo sluipt er een minimale melodie in de compositie die behoorlijk hypnotiserend werkt.
“Out Hunting For Teeth” is een uitermate intrigerend en begeesterend album waarbij je als ’t gedaan is quasi automatisch nog eens op de play toets duwt. En nog eens en nog eens en nog eens… Het album zit in een digipak en is gelimiteerd op 300 copies.

(Henk Vereecken)

http://www.darkentries.be/nl/cds/nimh-antikatechon-out-hunting-for-teeth/

giovedì 13 giugno 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Dagheisha"

Lo spettacolare “Los Caprichos” di Francisco Goya è stato scelto da Giuseppe Verticchio e Davide Del Col per descrivere in termini visuali l'incrocio di stili ed attitudine sperimentale avvenuto tra i due artisti nel corso di questi anni. Cinquanta minuti sono troppo pochi per aprire e chiudere un discorso talmente ampio ma questo non impedisce a 'Out Hunting For Teeth' di candidarsi ad uscita dark ambient dell'anno tanta è la scomoda efficacia dei cinque brani proposti. In alcuni casi si ha l'impressione che la commistione di intenti sia servita per tirare fuori il meglio da entrambe le menti e la traccia che presta il titolo all'album e 'All Will Fall' sono magnifici risultati di un processo evolutivo iniziato ancora prima che i due artisti si conoscessero. In altri si percepisce il desiderio di andare oltre e la lungimirante 'Those Specks Of Dust' vale da sola l'acquisto di un album da ascoltare in apnea. 'Sleep Overcomes Them' chiude in bellezza lasciando aperta la possibilità di altri volumi considerata l'intesa raggiunta.

(Divine)

http://www.dagheisha.com/prod/music/reviewCd.jsp?idCd=7340

lunedì 10 giugno 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Only Good Music"

http://onlygoodmusic.pl/recenzje/nimh-and-antikatechonout-hunting-for-teeth

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Aristocrazia Webzine"

Nimh e Antikatechon sono due interessanti realtà del panorama dark ambient italiano. Nimh (Giuseppe Verticchio), romano di origine e thailandese di adozione, sicuramente gode di una maggiore notorietà, calcando le scene da ormai oltre un decennio, durante il quale ha largamente esplorato panorami sonori di diverso tipo, spesso contaminando la sua musica con sonorità e strumenti etnici provenienti dall'estremo oriente. Antikatechon (Davide Del Col) è invece sulle scene da meno tempo, ma il suo nome è già emerso grazie alle due pregevoli produzioni precedenti, la cui dark ambient cupa, inquietante e a tratti quasi religiosamente rituale ha fin da subito ricevuto ottimi riscontri da pubblico e critica. Il risultato della collaborazione non tradisce le prerogative fondamentali dei due paradigmi musicali, che anzi si sposano meravigliosamente fra loro, dando vita a un disco di grande spessore.

L'atmosfera è spettrale, "Out Hunting For Teeth" accoglie l'ascoltatore con un crescendo di distorsioni, un tunnel infinito di frequenze elettroniche il cui loop ossessivo si arricchisce costantemente di nuovi elementi, sample vocali sembrano emergere dal tessuto sonoro che si fa sempre più fastidioso. "Those Specks Of Dust" conduce a lidi maggiormente intellegibili e le reminiscenze industriali della prima metà del brano si diradano, lasciando spazio a una melodia appena accennata da un qualche tipo di strumento a corde. "You Will Not Escape", titolo quanto mai appropriato, è un brano all'apparenza più lineare, un unico flusso sonoro che si modifica e acquista nuove sfumature senza soluzione di continuità, accompagnato da una ripetitiva sezione ritmica a tratti appena percettibile. "All Will Fall" riconduce ad atmosfere più affini alla sensibilità di Antikatechon, gotiche e decadenti, con protagonista un motivo armonico dettato da un organo che progressivamente vede distorcere il proprio suono fino alla ritrovata quiete finale. Chiude l'album "Sleep Overcomes Them", brano in cui tutta la passione per la musica rituale del duo emerge con maggior forza, le atmosfere son più rarefatte, i riverberi danno un maggiore respiro alla composizione, mentre una voce sussurra formule incomprensibili. La tenue linea melodica e le percussioni che accompagnano l'ascoltatore alla conclusione mettono ancor più in evidenza la varietà di soluzioni in possesso dei due.

Che siate o meno appassionati di un genere comunque criptico come quello di cui si occupano i signori in questione, la spiritualità e la profondità di "Out Hunting For Teeth" non vi lasceranno indifferenti.


(Istrice)

http://aristocraziawebzine.blogspot.it/2013/06/nimh-antikatechon-our-hunting-for-teeth.html

mercoledì 5 giugno 2013

Antikatechon: "Chrisma Crucifixorum" CD reviewed on "Lux Atenea"

En este año 2012, el prestigioso sello discográfico polaco RAGE IN EDEN ha presentado el segundo trabajo de Antikatechon, titulado “Chrisma Crucifixorum”, incluyendo seis nuevos temas inspirados en esta visión sacra del espíritu humano cargado de sacrificio, de solemnidad, y de vientos de perdición constantemente soplando alrededor de nuestra alma. Seis espectaculares y sobrecogedoras composiciones creadas con sumo talento por Davide Del Col, alma mater de Antikatechon, a través de este impactante y complejo estilo dark-ambient que tantas oscuras sensaciones provocará en el melómano lector de Lux Atenea Webzine amante de los mejores álbumes editados dentro de este estilo musical. Pero, lo que verdaderamente hace destacar a Davide Del Col dentro del universo musical dark-ambient es su grandeza y su innovación artística debido a este don creativo que posee a la hora de ofrecernos siniestra belleza sonora, sin perder nunca de vista la inteligente dimensión melódica que dará alma a cada uno de sus temas. A través de Antikatechon está logrando consolidar su nueva frontera conceptual dentro de este estilo musical gracias a esta ingeniosa y sagaz mirada que, en el caso de su reciente álbum “Chrisma Crucifixorum”, nos ofrece una ruptura de límites y de estructuras preestablecidas en pro de la vanguardia. Un increíble trabajo musical que ha sido masterizado por Giuseppe Verticchio y cuyo trabajo artístico, a cargo del genial Lukasz Pawlak, de nuevo ha vuelto a sorprenderme con esta muestra de talento visual inspirado en la esencia sacra donde el recogimiento psicológico es fundamental. Un excelente diseño, tanto de su portada y contraportada como del interior del álbum, que te invita a la contemplación de cada uno de sus detalles en busca de esa pincelada artística de espíritu simbólico que dé sentido global a toda esta belleza dirigida directamente a nuestra alma.

Iniciamos la audición de este interesante álbum adentrándonos en los sombríos páramos de la excelsa composición “Altaria Expiationis” cuyas tenebrosas nieblas melódicas iremos atravesando una tras otra hasta llegar a los ecos del colosal despliegue sonoro que caracteriza a la inspiradora idea de influencia industrial (golpeo de metales, sonido de chispas de soldadura,…) que define al extraordinario tema “Delubra Vexatorum”, siendo la intensidad emocional de “Violatio Sigillorum” el que nos sumerja en nuevas sensaciones mentales gracias a este colosal dimensionamiento estructural con pinceladas inconfundiblemente experimentales cuya sonoridad les dejará profundamente impresionados. ¡¡¡“Violatio Sigillorum”, magia en el ingenio y en la creación musical!!! A continuación, con “Convivium Vulturum”, la atmósfera sonora cambiará radicalmente hacia terrenos musicales más afilados, opacos y misteriosos donde lo luciferino adquiere esa letal mezcla de atracción hipnótica y de fantasiosa ilusión mental, presentándose posteriormente el sobrecogedor tema “Cunabula Improbitatis” dentro de la misma dinámica sonora pero con texturas y samplers conceptualmente más cercanos a la belleza sublime. Finalmente, la tenebrosa composición “Chrisma Crucifixorum” será la encargada de clausurar este excelso álbum a través del retorno al fundamento siniestro que caracteriza todo lo ritual y a todo lo que rodea a lo trascendente como paso obligatorio para elevar el nivel de consciencia más allá de lo material… más allá de lo carnal. “Chrisma Crucifixorum”, música de auténtico lujo dentro de la escena musical dark-ambient más innovadora. ¡¡¡Disfrútenlo!!!

Lux_Atman

http://luxatenealibros.blogspot.com.es/2012/08/antikatechon-chrisma-crucifixorum.html

lunedì 27 maggio 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Lux Atenea"

Cuando uno recibe un álbum promocional y lo primero que observa en su portada es que lo han engalanado artística y culturalmente con las oscuras y siniestras figuras pertenecientes a “Los Caprichos” del maestro de la pintura Francisco de Goya (1764 - 1828), uno ya sabe que tiene una obra musical muy especial en sus manos. Tras haber disfrutado escuchando y analizando este impresionante álbum, uno también entiende por qué estos dos compositores eligieron la obra de Francisco de Goya, genio incomparable, para el diseño artístico de este disco como perfecto reflejo visual de su contenido. Recientemente publicado por el prestigioso sello discográfico polaco RAGE IN EDEN en una lujosa edición en digipak CD limitado a 300 unidades, los melómanos lectores de Lux Atenea Webzine que adquieran esta edición podrán disfrutar de estos cinco admirables temas compuestos con sumo talento e inspiración por Giuseppe Verticchio (Nimh) y Davide Del Col
(Antikatechon), vertebrando esta obra maestra con un dinamismo melódico y un trasfondo musicalmente simbólico en su instinto puro de recreación musical que les fascinará… y les dejará profundamente conmovidos tras su primera audición. Una nueva genialidad musical llamada “Out Hunting For Teeth” que conserva y transmite ese inconfundible espíritu siniestro que vio nacer a la novela gótica en el siglo XIX, y que en esta centuria renace de nuevo en cuidadas composiciones musicales de este supremo nivel de calidad artística. Con una producción impecable con temas mezclados y masterizados por el propio Giuseppe Verticchio en el año 2012, y cuya prístina calidad sonora podrán apreciar con absoluta nitidez en esta fantasmagórica ambientación musical, “Out Hunting For Teeth” se ha convertido en otra joya musical editada por RAGE IN EDEN, por lo que su compra es ineludible si deseas dar ese toque selecto a tu colección discográfica
personal. Nimh (Giuseppe Verticchio) y Antikatechon (Davide Del Col) me habían dejado muy impresionado con la calidad artística de sus anteriores trabajos pero, en “Out Hunting For Teeth”, sin duda alguna se han superado.

Iniciamos la audición de este extraordinario trabajo musical titulado “Out Hunting for Teeth”, sumergiéndonos en las tenebrosas tinieblas que manan del tema homónimo. Un panorama espectral de espectacular belleza sonora donde corrientes musicales como el noise, electrónica experimental y dark-ambient son eclécticamente condensados en esta composición más propia del inframundo desde donde surge este Érebo infernal. A continuación, en “Those Specks of Dust”, lo decadentemente maldito pondrá su aciago perfume a estas notas musicales que destilan pavor y miedo, mientras el abandono y el olvido parecen haberse adueñado de este lugar oculto a los ojos de lo divino, siendo el tema “You Will Not Escape” la confirmación de este estado de impermanencia existencial tocado por un oscuro karma al cual el tiempo se niega a visitar. Sin puerta de salida alguna, la siniestra delicatessen titulada “All Will Fall” pondrá melodía a esta
irremediable condena que suena a aceptación, a renuncia, a abandono definitivo de las fuerzas que dan sentido a la propia vida hasta que lo fantasmagórico, en la extraordinaria y sugerente composición “Sleep Overcomes Them”, vuelva a recuperar temporalmente el terreno perdido dentro del inconsciente, lugar donde siempre hallará su más preciado refugio desde donde todo lo controla con sibilina paciencia. “Out Hunting For Teeth”, un glorioso álbum destinado a convertirse en referencia musical mítica. ¡¡¡Disfrútenlo!!!

Lux_Atman

http://luxatenealibros.blogspot.it/2013/05/nimh-antikatechon-out-hunting-for-teeth.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+LuxAteneaLibros+%28LUX+ATENEA+LIBROS%29

domenica 19 maggio 2013

Antikatechon: "Chrisma Crucifixorum" CD reviewed on "Igloo Magazine"

After a debut release signed on Silentes, Davide del Col is back with a new instantly recognizable and sonically thrilling dark ambient opus for the polish label Rage in Eden (renowned for their high quality CD editions in the specific field of industrial-martial-neo folk). Just as in his previous effort, Davide del Col explores the musical equivalent of religiously cryptic images of awakening to the supreme absolute, to ultimate realities. This selection of blackened contemplative dark ambient atmospheres reveals and translates into sound textures a vertiginous, outstanding entrance to metaphysical realities and transcendental estate. Long droning chords, strangely looped motives, acoustic timbres and processed field recordings interact in a deep black ambient sonic ritual. The immersive and heavenly spiritual grandeur of this music is reminiscent to the huge cathedrals of sacred drones published by Raison d’être, Desiderii Marginis, Inade. The detached-suspenseful effervescence is directed to a step further due to the presence of a varied textured acoustic exploration which does not fall into the scope of smoothly symphonic neoclassicism (like in the egotic-sentimentalism releases by Eldar or Arcana) and which favor primeval picturesque sound metaphors. A very compelling album that can be perfectly associated to the new Italian standards of the dark ambient genre (with recent representative disciples such as Vestigial, New Risen Throne et al). In its supreme serenity and ability to conciliate subtly changing-incantatory harmonic structures with characteristic formal experiments, Chrisma Crucifixorum can be considered as a quintessential album in the stylistically territory bounded by the otherworldly facet of dark ambient music.

(Philippe Blache)

http://igloomag.com/reviews/antikatechon-chrisma-crucifixorum-rage-in-eden

venerdì 17 maggio 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Necroweb Magazin"

Keine Unbekannten sind mir die beiden Vertreter Nimh und Antikatechon, von denen mich besonders Antikatechon mit ihrem letzten Werk ansprechen konnten, während mir Nimh von der Zusammenarbeit mit Day Before Us ein Begriff ist.
Der musikalische Inhalt der beiden lässt sich selbstsredend dem Dark Ambient zuordnen.
Und sofort kann man mit einem starken Opener überzeugen. Dezente Noiseschleifen unterwandern dort die düstere Atmosphäre, ehe mit der folgenden Umsetzung das Bild erst einmal etwas unauffälliger wird.
Von Beginn an machen sich hingegen bei “You Will Not Escape” warme Momente bemerkbar, ehe sich Dronen und eine unruhige Taktgebung hinzugesellen.
Dennoch hört der Höhepunkt in diesem Fall auf die Titelgebung “Sleep Overcomes Them”, ein enorm atmosphärisches Dokument, welches emotionalen Tiefgang schürt und damit ein feines Kopfkino erschafft.
Die hier gebotene Zusammenarbeit resultiert in einem fruchtbaren Nährboden, und wer sich dabei voll hingibt, der wird wahrlich seine dunkle Freude daran finden.
“Out Hunting For Teeth” bietet Dark Ambient in Reinkultur und das auch noch auf verdammt hohem Niveau.
Langsam aber unauffällig wird vom Hörer Besitz ergriffen, wobei sich die Darbietungen aber überaus schnell entfalten, deren Spiellänge durchschnittlich immerhin im zweistelligen Bereich angesiedelt ist. So bedarf es keiner wirklichen Anlaufphase, weshalb dieses Stück Musik eigentlich das perfekte Album für jene Zielgruppe ist, die auf einen schnellen Hörgenuss aus ist. Dennoch nutzt sich das Material keinesfalls schnell ab, “Out Hunting For Teeth” bleibt vielmehr lange interessant und zeigt die Klasse der agierenden Projekte auf – man sollte sich diese Namen unbedingt merken!
Die beiden Musiker bieten somit eine überzeugende Arbeit, welche logischerweise einen entsprechenden Pflichtkauf verkörpert und nur knapp an der Höchstwertung vorbeischrammt.

9,5/10

(Blizzard)

http://www.necroweb.de/nihm-and-antikatechon-out-hunting-for-teeth/

venerdì 26 aprile 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD out now



Nimh & Antikatechon "Out Hunting for Teeth" (CD, Rage in Eden, 2013)


martedì 15 gennaio 2013

Antikatechon: "Chrisma Crucifixorum" CD reviewed on "Vox Empirea"

ITA:
Antikatechon è attualmente considerabile come una tra le migliori espressioni italiane presenti nel sottosuolo dark-ambient. L'ideatore di questo importante solo-project è Davide Del Col, multiarticolato interprete di identità quali, dal 1999 al 2003, l'iniziale piattaforma death-industrial-minimal-ambient nota come Ornament con la quale completò un'interessante discografia comprendente dapprima il mini-album su cassetta "Strychninlovenectar", edito per la label Ossarium, seguito dagli album: "Adorers" licenziato dalla Oktagön nel medesimo 1999, "Unicorn Lullaby" pubblicato nuovamente dalla Ossarium nel 2000, "Yzaniaveis" del 2002 per la Blade Records, ed infine "Effortless", sei tracce realizzate nel 2003 e pubblicate in versione digitale nel 2006 dalla netlabel Benekkea. Seguì una seconda livrea, O Diabo De Vila Velha, in questa occasione contemplante formulazioni cosmic-80's electronics integrate nell'album "Zodiack Flenner Torpedo". L'estro compositivo e l'innato desiderio di progettare nuovi schemi favorirono l'edificazione di un terzo modulo chiamato Nimeton Geist attraverso cui l'artista esplorò meandri alternativi del concetto ambient gravitando così attorno la label The MGS, dimensione entro la quale conobbe il mastermind Fabio Volpi ed Accursio Graffeo, esecutori nel 2003 con Davide della struttura experimental-abstract-ambient Echran e degli album da essa scaturiti: l'omonimo "Echran" del 2005 rilasciato dalle etichette Smallvoices/Ebria Records, e "In Offret" realizzato nel 2009 per la label A Silent Place. L'attività collaborativa del protagonista continuò quindi nel 2007 edificando con Andrea Marutti il progetto ambient-glitch Molnija Aura, sodalizio dal quale scaturì nel 2010 attraverso la label Topheth Prophet lo splendido "Utopian Suns", album che sarà prossimamente recensito da Vox Empirea. La poliedricità di Davide Del Col è estesa anche all'interno di scenari diametralmente opposti alla matrice ambient e quindi alle sue ramificazioni; infatti è con il disegno Rhetra, intrapreso con la chitarrista-vocalist Sophia Anna Pezzali, che l'artista, alle sezioni basso e batteria, perlustrò nel 2012 le occulte angolazioni del black-metal con l'album "Ego Sum Mors Vestra" edito per la Heder Music. A completamento della biografia dell'autore, si menzionano altre due nebulose e misconosciute sperimentazioni: il duo-project 30 Seconds Over Teheran impersonato con Paolo Romano, membro della band jazzy-electroacoustic-rock I/O, ed una sommersa tape-release del 2011 congegnata sotto l'esplicito nome Davide Del Col, includente quattro episodi non titolati e nominata sinteticamente "H", capitolo in edizione limitata incorporato nella "Collezione Del Silenzio", rassegna di ventisei cassette appartenenti alla bipartizione della label Silentes, la Silentes Tapestry. L'elemento unitario che caratterizza ed unisce concettualmente gran parte del regime produttivo di Davide è una maestosa, corrotta ed impura aura di sacralità fortemente espressa sia nelle musiche che nei titoli stessi: Antikatechon rappresenta probabilmente l'indagine più profonda indirizzata in tal senso, una figura parallela mediante la quale l'interprete si spinge oltre la convenzionale non-musicalità immota che distingue il genere dark-ambient, fino al raggiungimento di una sottodimensione viva, pulsante, colma di solenni partiture, mistero e simbolismo, una lenta raffigurazione di suoni e scenografie ideali a carattere religioso intrecciate ad un'implicita marzialità, con l'introduzione di elementi melodici ed industrial-elettronics costruiti mediante drones e rumoreggi, oltre ad un massiccio impiego dell'apparato tastieristico. L'album "Chrisma Crucifixorum", pubblicato in formato digipak nel 2012 da una label che da tempo onora le mie pagine, la polacca Rage In Eden, giunge posteriormente all'ottimo debutto "Privilegium Martyrii" licenziato nel 2011 dalla Silentes Minimal Editions, interpretando in sei tracce gli aspetti di un cristianesimo antico quanto lugubre, umido e sepolcrale in cui la paura e la tetraggine originate dall'ignoranza umana stravolgono ed oscurano l'immacolata luminosità del culto ultraterreno rivelando l'essenza di ciò che per secoli si è temuto e si teme, invece di Ciò che si sarebbe dovuto amare. Il suono e l'immensità che Antikatechon esterna concede all'ascoltatore un lungo momento di riflessione sulla propria condizione spirituale, evidenziando il lato criptico ed oscurantista di un credo millenario senza necessariamente forzare nessuno dei suoi dogmi ma, al contrario, assentendo alla mente la libertà di dare la giusta collocazione al significato intrinseco contenuto in questa preziosa opera. L'apertura della tracklist avviene mediante "Altaria Expiationis" e le sue algide volatilizzazioni dark-ambient simili al prolungato respiro di una creatura mitologica, riverberi ed amplificazioni soffiate tra gli ombrosi corridoi di un'infinita cavità sotterranea, modulazioni che si diluiscono gradualmente fino ad estinguersi tra gli inattesi arpeggi di una chitarra di cristallo avvolta dalle malinconiche e solenni scie tracciate dalla tastiera. Oceaniche quantità di materia neutronica sgorgano da "Delubra Vexatorum", un obscure-ambient con venaure industrial nei cui rumoreggi echeggiati e nelle cui tenebrose espansioni si avverte una potente carica emozionale prossima all'angoscia, mentre nella successiva "Violatio Sigillorum" il sound crea ipnotici meccanismi ritmico-programmati oltre i quali si libra un fraseggio distorto ed una sinfonia di ghiaccio foggiata dalla key. "Convivium Vulturum" ottenebra l'ambient per mezzo di regolari innalzamenti tastieristici trainati a loro volta dall'opaca energia tridimensionale prodotta dalle macchine e dalla lenta glacialità di un battito sintetico. L'ascolto della seguente "Cunabula Improbitatis" proietta sensazioni di inquietudine ed alienazione generate da spiralizzazioni dark-ambient e da vocals destrutturati, del tutto simili allo spietato intercalare di un inquisitore, trasmessi nel primo segmento del brano ed in seguito soppiantati da passi strascicati in un crescendo di pads color notte, baratri elettronici e soffi ascensionali trafitti dall'immaterialità di raffiche computerizzate. L'omonima "Chrisma Crucifixorum" chiude la sequenza delle tracce propagando in un cupo ambient risonanze pregne di marzialità ed anche il percettibile senso di un qualchè di indescrivibilmente nostalgico, suggestioni impresse nelle fredde ed ascensionali orchestrazioni della tastiera, nelle microparticelle ritmiche disseminate lungo le strutture, e nelle electro-ondate che lambiscono i margini delle stesse. Antikatechon scandaglia le abissali depressioni e gli avvallamenti dell'ambient-sound alla ricerca di un equilibrio, perfettamente raggiunto, tra atavica evocazione, oscurità esecutiva ed avanguardia, originando una release che sussurra con voce sibillina ignoti arcani e memorie afflitte, tormentate dalla persistenza di atmosfere gravide di oppressione emotiva. "Chrisma Crucifixorum" è un album eminente, livido, fondamentale per l'audiofilo devoto al dark-ambient di elevata qualità, un'esperienza da vivere con assoluta partecipazione avventurandosi nei remoti antri del suono più desolato. Chi decidesse di avvicinarsi alla musica appartenente a questo progetto con cosciente predisposizione incontrerà frequenze superbamente colte, razionali e nel medesimo tempo eteree: ogni singolo istante trascorso immersi in questa tracklist significherà avanzare di molte lunghezze nel proprio cammino evolutivo.

ENG:
Antikatechon is currently considerable as one of the best expressions of the Italian dark-ambient underground. The creator of this important solo-project is Davide Del Col, multi-articulated interpreter of identities which, from 1999 to 2003, the initial death-industrial-minimal-ambient platform known as Ornament with which he completed an interesting discography with the first mini-album on cassette "Strychninlovenectar", published by the label Ossarium, followed by the album: "Adorers" released by the brand named Oktagön in the same year 1999, "Unicorn Lullaby" issued by Ossarium in the 2000, "Yzaniaveis" of the 2002 released by Blade Records, and finally "Effortless", six tracks made in 2003 and published in digital version in 2006 by the netlabel Benekkea. There was a second livery, O Diabo de Vila Velha, on this occasion contemplating formulations cosmic-80's electronics integrated in the album "Zodiack Flenner Torpedo". The compositional inspiration and innate desire to design new schemes favored the construction of a third module called Nimeton Geist, through which the artist explored the concept gravitating around the the label The MGS, dimension within which he met the mastermind Fabio Volpi and Accursio Graffeo, performers in 2003 with Davide of the experimental abstract-ambient structure called Echran and of the album from it resulted: the eponymous "Echran" of 2005 issued by the labels Smallvoices / Ebria Records, and "In Offret" built in 2009 for the label A Silent Place. The collaborative activity of the protagonist then continued in 2007 building with Andrea Marutti the ambient-glitch project called Molnija Aura, an association from which flowed in 2010 through the label Topheth Prophet the splendid album "Utopian Suns" that will soon be reviewed by Vox Empirea. The versatility of Davide Del Col has spread within scenarios diametrically opposed to the ambient matrix and therefore its own ramifications, in fact is with the design Rhetra, embarked with the guitarist-vocalist Sophia Anna Pezzali, that the artist, at the bass and drums sections, scours in 2012 the occult angles of the black-metal with the album "Ego Sum Mors Vestra" published by Heder Music. At completion of the author's biography, we mention two other nebulae and undetected experimentations: the duo-project 30 Seconds Over Teheran finalized with Paolo Romano, a member of the electroacoustic-jazzy-rock band named I/O, and a hidden tape-release of 2011 devised under the explicit name Davide Del Col, including four untitled epidodes and briefly entitled "H", a chapter issued in limited edition incorporated in the "Collezione Del Silenzio", a series of twenty-six tape cassettes belonging to the sub-division of the label Silentes, the Silentes Tapestry. The unitary element that characterizes and interrelates conceptually large part of the Davide's production regime is a majestic, corrupt and impure aura of sacredness strongly expressed both in the music than in the titles: Antikatechon probably represents the deepest investigation addressed in this sense, a parallel figure by which the interpreter goes beyond the conventional non-musicality that distinguishes the dark-ambient genre, until the attainment of a vivid, pulsating sub-dimension, full of solemn formulas, mystery and symbolism, a slow representation of sounds and ideal scenographies of religious feature intertwined with an implicit martiality, with the introduction of melodic and industrial-elettronics elements constructed by drones and noises, in addition to a massive use of the key apparatus. The album "Chrisma Crucifixorum," published in 2012 on digipak format by a special label that has long honored my pages, the Polish home Rage In Eden, comes posteriorly the excellent debut "Privilegium Martyrii" issued in 2011 by the Silentes Minimal Editions, interpreting in six tracks the aspects of Christianity as antique as mournful, humid, sepulchral, in which the fear and the gloominess generated by the human ignorance distort and obscure the immaculate brightness of the otherworldly cult revealing the essence of what that for centuries was feared and it is feared, rather than What you would have loved. The sound and the immensity that Antikatechon externals concede to the listener a long time to reflect on his own spiritual condition, highlighting the cryptic and obscurantist side of a millennial belief without necessarily force any of its own dogmas, but, on the contrary, consenting to the mind the freedom to give due place to intrinsic meaning contained in this valuable work. The opening of the tracklist is by "Altaria Expiationis" and its icy dark-ambient volatilisation like the prolonged breathing of a mythological creature, reverb and amplification blown into the shady corridors of an endless underground cavity, modulations that are gradually diluted till extinction into the unexpected arpeggios of a crystal guitar wrapped by the melancholy and solemn trails traced by the keyboard. Oceanic amount of neutron matter flow from "Delubra Vexatorum", an obscure-ambient track with industrial venaure in which its echoed noises and in which its dark expansions you feel a powerful emotional charge next to the anguish, while the subsequent "violatio Sigillorum" the sound creates hypnotic rhythmical-programmed mechanisms over which hovers a distorted phrasing and a iced symphony forged by the key. "Convivium Vulturum" obscures the ambient modules through regular keyboard elevations haul by the opaque, three-dimensional energy produced by machines and by the slow chillness of a synthetic beat. The listening of the following "Cunabula Improbitatis" spreads feelings of anxiety and alienation generated by dark-ambient spirals and unstructured vocals, similar to the merciless interlayer of an inquisitor, transmitted in the first segment of the song and then supplanted by shuffling steps in a crescendo of night-coloured key pads, electronic abysses and ascending murmurs transfixed by intangible computerized guts. The eponymous "Chrisma Crucifixorum" closes the tracks sequence propagating in a dark-ambient a lot of resonances pregnant of martiality and also the perceptible sense of something indescribably nostalgic, suggestions imprinted in the cold and ascending keyboard orchestrations, in the microparticles rhythmically disseminated along the structures, and in the electro-waves that touch their edges. Antikatechon fathoms the abysmal depressions and the valley of the ambient-sound in search of a balance, perfectly reached, between atavistic evocation, dark executions and avantgarde, originating a release that whispers with sibylline voice unknown mysteries and afflicted memories, tormented by the persistence of atmospheres full of emotional oppression. "Chrisma Crucifixorum" is an eminent album, bruising, fundamental for the audiophile devoted to the dark-ambient of high-quality, an experience to live with absolute participation venturing into remote caves of the sound more desolate. Those who decide to approach to the music belonging to this project with conscious predisposition will meet frequencies superbly cultured, rational and ethereal at the same time: every single moment spent immersed in this tracklist will mean to advance of many lengths in our evolutionary path.

(Maxymox)

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