giovedì 23 ottobre 2014

Antikatechon: "Woe is the Reward" CD reviewed on "Darkroom Magazine"

Terzo lavoro da studio per l'act dell'italiano Davide Del Col nella cui discografia brilla anche un eccellente lavoro a quattro mani firmato con Giuseppe Verticchio, alias Nimh. Ed è proprio Verticchio a supportare "Woe Is The Reward", di cui cura mastering, artwork e co-firma un brano. Davide continua a mescolare una dark ambient classica che mette in mostra tutte le sue affinità con Raison D'Être, unite ad un'inflessione triste e disperata che sembra ben collegarsi ad una precisa scena italiana a cui fanno capo - tra gli altri - lo stesso Nimh, Andrea Marutti e Selaxon Lutberg. La maestosità tonale che faceva capolino nel precedente "Chrisma Crucifixorum" viene messa da parte per fare spazio a suoni plumbei immersi in una malinconia totale. L'album viene assemblato con le tipiche modalità post-industriali in cui è possibile riconoscere drones prolungati, rumori in sovrapposizione ed alcune armonie atte ad amplificare la tensione negativa. Le sei tracce danno corpo ad una disperazione calma e metabolizzata, vissuta in solitudine tra ricordi che affiorano per mezzo di voci lontane e rumori provenienti da un indistinto passato, base per far emergere lo sconforto e l'avvilimento che alberga innato in ogni essere umano. L'incrocio tra noise e melodie genera un emozionale spleen baudeleriano, cappa asfissiante che percorre l'opera tra temi circolari che sembrano voler scavare nel dolore, piogge insistenti e sofferenti melodie. Tra i passaggi migliori il giro di piano catatonico di "The Inner Accuser" e i motivi elettrificati di "Unbroken Siege", pezzo a cui ha partecipato Nimh e che segna il capitolo più vitale di un disco volutamente 'grigio' e depressivo. Ideale colonna sonora per spiriti malinconici. Edizione in digipak limitata a 300 esemplari.

Rating: 7

(Michele Viali)

http://www.darkroom-magazine.it/ita/108/Recensione.php?r=3170

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