venerdì 15 settembre 2023

Cult Of Light: VV.AA. "Music For Haunted Asylums" out now (Eighth Tower Records)

The fascination with abandoned haunted asylums is a topic that has captivated the interest of many people over the years. There are a few reasons why these locations tend to hold a certain allure. First of all Asylums have a rich and often dark history, which attracts those interested in exploring the past. These institutions were built during a time when mental health treatments were not well understood, and the conditions inside were often deplorable. The stories of patient mistreatment, unethical practices, and the overall eerie atmosphere make for compelling narratives. Abandoned asylums, with their decaying buildings, broken windows, and overgrown grounds, create an atmosphere of mystery and suspense. Also they have become the subject of numerous urban legends and ghost stories. Over time, these tales have contributed to the notion that abandoned asylums are haunted by the spirits of former patients or the ghosts of the past. This connection to the supernatural adds another layer of fascination for those interested in the paranormal.

The talented musicians showcased in this compilation have meticulously crafted their aural creations with the explicit intention of transporting listeners into the captivating realms of the abandoned asylums. Through their musical artistry and skillful composition, they have harnessed the power of sound to evoke a sense of wonder and immersion, inviting audiences to embark on a sensory journey into these haunting and mysterious places.

Music by insectarium, Kloob, phoanøgramma, Cult Of Light, The Black Monolith, Bjørn Jenkins, Nihil Impvlse, SÍLENÍ, Mombi Yuleman, OMENSWORN, Vyormouth, Iron Cthulhu Apocalypse, Vacant Stations, Psyonic Asylum.

https://eighthtowerrecords.bandcamp.com/album/music-for-haunted-asylums?fbclid=IwAR1fXyJorXtiYNuU77BaYLAWkt1Xwa8hr3209xn9i9cPcwu4IkMitQY0ppo

giovedì 23 marzo 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "Onda Rock"

Antikatechon, alias Davide Del Col, continua a pubblicare sull'etichetta polacca Heerwegen Tod Production, specializzata in black metal, dark-ambient, industrial e noise.
"Sublime Ascension" raccoglie due lunghe tracce in cui il musicista italiano mostra il lato più etereo e rituale della sua musica: i ventisei minuti della traccia che dà il titolo all'album sono un crescendo di ombre e nebbia, tra lente oscillazioni sul lato oscuro della Luna e strati di rumore che seminano un drone circolare; intorno alla boa dei dieci minuti, il brano cambia passo e i timbri soavi di uno strumento angelico preludono alla coralità post-shoegaze della parte centrale, prima della solennità liturgica del gran finale.

"The Sacred Vortex" comincia con una ragnatela di rumori ancora più oscuri di quelli ascoltati nel brano precedente. Una melodia staziante si perde in un labirinto di feedback senza riuscire a trovare la via d'uscita. Poco prima del passaggio a nove minuti la chitarra elettrica smette di arrotolarsi su se stessa e si trasforma in un sintetizzatore stellare: l'onda generata dà vita a un drone abbagliante che si nutre di ogna forma di luce prima di eclissarsi e di lasciare in sotofondo solo i tamburi della notte.

Il cd è stato masterizzato da Giuseppe Verticchio, alias Nimh.

Voto: 7

(Roberto Mandolini)

martedì 7 marzo 2023

martedì 28 febbraio 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "Suffissocore"

Davide Del Col torna con due tracce - masterizzate da Giuseppe Verticchio che si è occupato anche dell’artwork - che invocano un’ascesa solenne, al limite del sacro, e si legano in maniera forte ad altri due lavori di grande spessore come ‘Privilegium Martyrii’ e ‘I Feel Nothing But Repulsion’. Nel primo caso perché, soprattutto nella title track, si percepisce un ritorno alle origini, al motivo per cui lo sperimentatore e manipolatore sonoro si è rivolto alla musica dark ambient e l’ha scelta come strumento espressivo. Nel secondo caso – il vortice a cui si fa riferimento potrebbe trovare facile condivisione da parte di tutti coloro che nutrono forme di disagio nel quotidiano - ho trovato similitudini a livello di mixaggio, con una serie di percussioni marziali che danno il senso del ritmo durante l’ascolto. In entrambi gli episodi la durata è pari ad oltre ventisei minuti e chi si avvicina all’opera è destinato ad essere trasportato in un’altra dimensione. Una dimensione glaciale che può essere sognante e astratta, eppure estremamente concreta. Quella di ‘Sublime Ascension’ è infatti una dark ambient in grado di lasciare lividi e la portata del messaggio di Antikatechon è tale che sarebbe davvero auspicabile una trasposizione dal vivo, sia nei live club che siamo abituati a frequentare sia a complemento di installazioni sonore in strutture museali a carattere contemporaneo.

(Lorenzo Becciani)

https://m.suffissocore.com/scalbumreview/13579/antikatechon-sublime-ascension


      

venerdì 10 febbraio 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "Sodapop"

Ascensione sublime ed il vortice sacrato. Titoli che mutuano un cambiamento di stato, un evoluzione ed lavoro, su se stessi e sul suono.

Ottavo disco per Anticatekhon, monicker dietro il quale si cela Davide Del Col, una vita spesa ad irrorare di dark ambient la via e la vita. Un primo brano, Sublime Ascension, brumoso ed a suo modo leggero, come potrebbe esserla una lenta panoramica in un bosco notturno. Buio ornato di rintocchi, piatti frusti e cineserie cristalline a portarci sempre più su.

Una mantecatura orchestrale, degli strali percussivi, variazioni di un tema a cerchi concentrici. The Sacred Vortex sembra essere maggiormente basale ed immobile come sensazione. A tratti vicino a certe cose dell’ultimo Gianluca Becuzzi, a tratti ad una psichedelia noise, come soggetti ad uno spostamento di pulviscolo materico fra le onde sonore.

Ci sono molti movimenti nella musica di Anticatekhon. Cambi di scena, senza mai la minima parvenza di avere fretta o di abbracciare uno specifico ritmo. Resistiamo, abrasi, sabbiati e grati.

(Vasco Viviani)

https://www.sodapop.it/phnx/__trashed/

venerdì 3 febbraio 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "Side-Line"

Genre/Influences: Dark-Ambient, Cinematic.

Format: Digital, CD. 

Background/Info: After having released different productions on Rage In Eden, Italian Davide Del Col aka Antikatechon released his second production -and first solo-album, on Heerwegen Tod Production. “Sublime Ascensionb” is the eighth album by Antikatechon and features two long during tracks. 

Content: Both tracks going over 26 minutes invite the listener to the disturbing, obscure, sound universe of Del Col. Imaginary sound corridors built up with humming sound waves and ghost-like whispers are leading the listener throughout an overwhelming darkness. The second cut moves in a similar way although also reveals unexpected, dark, relaxing passages while you’ll notice guitar effects as well. 

+ + + : The title track confirms the potential of the artist. It’s a perfect mix between Dak-Ambient and Cinematic music which has been meticulously and patiently built up ending into an obscure and perverted sound universe. This is a track with a visual strength. 

- - - : There’s a contrast between the great title track and “The Sacred Vortex” which in a way rather sounds as a B-side cut. 

Conclusion: Antikatechon remains driven by ghost-like atmospheres and horror-like visions which will please fans of Dark-Ambient and especially Cinematic music. 

Best songs: “Sublime Ascension”. 

Rate: 7½. 

mercoledì 1 febbraio 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "The New Noise"

Antikatechon è, credo, uno dei progetti più longevi di Davide Del Col, che per fortuna ha trovato col tempo una propria voce, emancipandosi dall’influsso della Cold Meat Industry, specie da quello di Raison D’Être. In quest’album composto da due episodi di 25 minuti la title-track, pur dando qualche carezza ai fan del (sotto)genere con alcuni campionamenti un po’ ovvi, ha tutto ciò che uno può chiedere a un disco dark ambient, in primis la capacità di circondare piano piano chi ascolta con una realtà diversa da quelle in cui si trova fisicamente, sfruttando la potenza del suono (delle basse frequenze, ma non solo): qui è un attimo a sparire dal 2023 e trovarsi in qualche città abbandonata migliaia di anni fa, in piena notte, tra palazzi e monumenti giganteschi e minacciosi che sembrano prendere vita all’improvviso. A metà strada, poi, Del Col aggiunge percussioni solenni che regalano dinamismo al pezzo prima che cominci ad annoiare, fondendole con drone tristissimi di cui non saprei individuare la sorgente, ma che trasmettono e fanno provare un profondo dolore spirituale, da sempre una delle caratteristiche del sound di Antikatechon. Non è male nemmeno l’altro episodio, “The Sacred Vortex”, come se Antikatechon provasse a essere Skullflower (o viceversa). Penso che il disco rimarrà confinato nella sua nicchia, ma penso anche che sia frutto di un tentativo di non ripetersi, non così scontato nella sua nicchia.

(Fabrizio Garau)

https://www.thenewnoise.it/antikatechon-sublime-ascension/

mercoledì 25 gennaio 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "Ver Sacrum"

Ritorna Antikatechon, l’oscuro ed ermetico progetto di musica dark-ambient di Davide Del Col. Il nuovo album, intitolato Sublime Ascension, è composto da 2 lunghe tracce, ognuna lunga circa 26 minuti. La title-track inizia in maniera cupa e inquietante, con rimbombi tenebrosi che sembrano uscire dall’Ade. L’atmosfera è plumbea e da suicidio: la musica si avventura in territori post-industriali e dark-ambient sicuramente già sentiti. Ma questo non vuol dire che ci troviamo di fronte ad un prodotto sterilmente derivativo in quanto Antikatechon ha un’anima e ha qualcosa da dire. Durante l’ascolto si avverte una costante tensione sotterranea che sembra pronta a deflagrare in qualsiasi momento. Sembra di essere alla presenza di un antico rituale “lovecraftiano” in cui viene evocato Azathoth, “il dio cieco che gorgoglia e bestemmia al centro dell’Universo”. La seconda traccia “Sacred Vortex” è un lungo trip composto da una materia sonora stratificata. Le ambientazioni sono sempre oscure ed evocano un abisso allo stesso tempo interiore ed esteriore. A circa metà la musica diventa cosmica ed eterea e si ha la sensazione di precipitare in un pozzo senza fondo. Poi le percussioni prendono il sopravvento conducendoci a visitare gironi infernali in cui sono intrappolate le anime dannate condannate alla sofferenza eterna. Il finale pacato sembra forse suggerire una possibile via d’uscita dall’incubo. “Sublime Ascension” è l’ottavo album in studio di Antikatechon ed esce per la Heerwegen Tod Production. L’artwork è di Giuseppe Verticchio. Disponibile su Bandcamp: https://antikatechon.bandcamp.com/album/sublime-ascension.

(Caesar)


martedì 10 gennaio 2023

Antikatechon: "Sublime Ascension" CD reviewed on "Darkroom Magazine"

Dopo il lavoro a quattro mani assieme a Day Before Us del 2020, Davide Del Col rinnova il sodalizio con la Heerwegen Tod anche per il nuovo lavoro (l'ottavo, complessivamente) del suo act principale, rilasciato in un essenziale jewel-case nel tipico stile della label polacca. Diviso in due lunghe tracce, come già avvenuto per "The Sanctum Of Saturation" del 2018, "Sublime Ascension" prosegue in un cammino che incrocia sapientemente la materia dark ambient col noise dronico in una tela che si colora - con toni rigorosamente scuri - di melodie drammatiche, vortici intensi, colpi ritmici e tensioni in crescendo, non senza riflessi sonici di alta caratura e d'indubbia efficacia didascalica. Due suite di 26 minuti l'una (la title-track e "The Sacred Vortex") in cui il musicista lombardo dà sfoggio delle proprie abilità di autentico sound designer, comunicativo nelle sue trame cariche d'oscurità e di un innegabile pathos drammatico, con maggior enfasi sul lato emozionale del suono rispetto al taglio più filmico di tanti colleghi. Un flusso oscuro in continuo movimento che Davide conduce con la sicurezza di chi possiede la giusta esperienza, sulla scorta di una resa audio assolutamente degna di nota, con l'amico e sodale Giuseppe Verticchio (meglio noto nei panni di Nimh, e col quale il Nostro condivide il progetto We Promise To Betray) chiamato anche stavolta a curare sia il mastering che la grafica. Altro tassello di qualità nella discografia di Antikatechon, progetto che garantisce spessore artistico ad ogni livello per quei palati fini che ben conoscono schemi e malizie delle sonorità dronico/ambientali, preferendo le forme espressive emotivamente più profonde.

Rating: 7

(Roberto Alessandro Filippozzi)

http://www.darkroom-magazine.it/ita/108/Recensione.php?r=4883