Antikatechon è il nom de plume scelto da Davide Del Col per questo suo progetto solista, che s’affianca ai due collaborativi Echran e Molnija Aura. In uscita per Silentes, "Privilegium Martyrii" è dark ambient, inutile cercare altre definizioni. Territorio esplorato in lungo e largo, milioni di epigoni spariti nel giro di un disco: Davide evita di perdersi nel mucchio grazie a esperienza e bravura. Il primo pezzo è profondo e malinconico, soprattutto molto meno minimale della media del genere, grazie allo stratificarsi di melodie di synth, mentre quasi per contrasto il secondo è metallico e catacombale, davvero molto poco conciliante. Anche la terza traccia possiede un suono molto denso e dettagliato, che via via si rarefa, lasciandoci con un sottofondo di synth e tristissimi “rintocchi” di chitarra, prima di lasciar spazio a “Summa Obnubilatio”, le cui basse frequenze scavano solchi profondi, percorsi da loop davvero disturbanti. Più placida la conclusione con gli ultimi due pezzi, tra cui la title-track, che rivela (come l’artwork, il moniker, tutto il resto…) il rapporto obliquo col cristianesimo (vedi alla voce Raison D’Être?): non una novità, ma in questo disco conta molto il come, non il cosa. Dietro le quinte ci sono Andrea Marutti e Giuseppe Verticchio, il che significa che i migliori in questo campo continuano a fare squadra e a lavorare assieme in vari modi.
(Fabrizio Garau)
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