Album numero sei per Antikatechon, l'oscuro progetto dark-ambient di Davide Del Col. In scaletta su “The Sanctum Of Saturation” solo due lunghe tracce , ognuna della durata di oltre venticinque minuti.
“The Stations Of Servitude” vale come summa dell'artista italiano: una matassa di feedback serve da portante per il drone cupissimo che trasporta in dimensioni ultraterrene. I primi dieci minuti sono all'insegna della notte più buia, poi, dopo la boa degli undici minuti, una chitarra in odor di space-shoegaze illumina l'atmosfera con una ghirlanda di accordi nebbiosi. Una trasformazione spettacolare che mostra le indubbie capacità di Antikatechon nel trattare drone come fossero aurore boreali.
L'omonima “The Sanctum Of Saturation” è un abbraccio ancora più cupo e avvolgente: un vento cosmico proveniente da chissà quale dimensione ricopre ogni dettaglio; lentamente il drone si dispiega e i particolari emergono in tutta la loro bellezza. Tra VidnaObmana e William Basinski.
Rating: 7
(Roberto Mandolini)
http://www.ondarock.it/recensioni/2018-antikatechon-thesanctumofsaturation.htm
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