sabato 15 maggio 2010
Echran: "In Offret" CD reviewed on "Blow Up" magazine
Sono passati 4 anni dall'omonimo (ottimo) esordio di Davide Del Col e Fabio Volpi, rispettivamente synth e voce & programming, e stavamo quasi per dimenticarci di loro, nel frullare vorticoso delle uscite di questi anni. Grosso errore, e il rientro ce lo ricorda per non dimenticarlo. La loro è un'elettronica glaciale e ossessiva che si dispiega per volute di synth circolari punteggiati da programming sparso, afono, balbettante, sopra cui si stende fredda la voce di Volpi che recita in francese ispirandosi a film ("Slepa Paga" di Antonina Wojcik) e cineasti (l'esplicita Leni R), libri ("Métaphisique des tubes" di Amélie Nothomb) e musicisti (Death Of A.F.T., dedicata a Ali Farka Toure). Vengono in mente le pagine più angosciate dei Suicide e quelle più dilatate degli Young Gods ma senza beats a scandire tempi che adesso non esistono più e si liquefanno completamente recuperando certo tastierismo space anni '70 (Death of A.F.T.) ben più che la minimal techno o i Pan Sonic come nell'esordio. Si riscopre il gusto per la ballad (Sang è un gioiello) e la costruzione a strati e aggiunte progressive (Anodine, Retrive) anche se la cifra resta quella di un universo spaurito, cupo, senza alcun punto di riferimento oltre alla propria gravità (Sister VK, la splendida Leni R). "In Offret" è soprattutto un disco che calibra alla perfezione i dettagli (mixing e mastering sono di Giuseppe Ielasi) al fine di sottolineare lo straniamento che si deve comunicare: la presenza di Alessandra Vago alla voce in due brani, pur anch'essa fredda ed espositoria, recupera calore e sicurezza laddove l'oculato distanziamento delle tracce l'una dall'altra acuisce la sensazione di smarrimento. (8) Stefano I. Bianchi
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