Davide Del Col (Echran, Molnija Aura, Rhetra) prosegue il suo scavo incessante nel dark ambient, a volte quasi nel tentativo di battere Raison D’Être sul suo stesso terreno (“Departure From Light”). Presente in “Broken Siege” l’ormai fondamentale Giuseppe Verticchio, che imparenta Antikatechon a suoi progetti come Nimh e Hall Of Mirrors (quest’ultimo insieme ad Andrea Marutti/Amon, altra probabile influenza) e contribuisce in sede di produzione ad aprire verso l’infinito i suoni di questo disco in effetti davvero potente. A questo proposito, ricordo a tutti che esiste anche un album a quattro mani Verticchio / Del Col, uscito da poco sempre su Rage In Eden, che testimonia l’esistenza di una scuola italiana autonoma e di valore in questi ambiti. Davide non è affatto incapace di esprimersi in modo diverso (Echran è stato un progetto molto originale), ma qui sceglie di affrontare ancora una volta un genere strafrequentato, scongiurando la monotonia con bravura e sistematico evitare i cliché, anche se d’altro canto solo “The Inner Accuser”, coi suoi tocchi di piano e i campionamenti, si stacca davvero da ciò che ci aspettiamo quando leggiamo Antikatechon sulla copertina. I momenti di pura eccellenza, come il vuoto spaziale e disperato di “Mirthless Perseverance” e della title-track (che si muove sotto una pioggia scrosciante), ci sono e sono fuori discussione. Sta a voi decidere se ne volete.
(Fabrizio Garau)
http://www.thenewnoise.it/antikatechon-woe-is-the-reward/
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